I Carabinieri di Frascati hanno scoperto una macchina rubata a Ostia, a fine luglio, nella via adiacente all’abitazione del giornalista Ranucci. L’’esplosione nella tarda serata di ieri che ha distrutto le auto del giornalista Sigfrido Ranucci e della figlia, parcheggiate davanti alla loro abitazione a Pomezia, ha danneggiato anche parte della casa. Nessuno è rimasto ferito.
Un passante avrebbe visto un uomo incappucciato ieri sera a poca distanza dall’abitazione del giornalista. In base a quanto si apprende, l’uomo avrebbe raccontato agli inquirenti della presenza sospetta. In base ai primi risultati delle indagini, inoltre, non è escluso che chi ha posizionato l’ordigno rudimentale abbia seguito gli spostamenti del giornalista e il percorso seguito per rientrare nella villetta. Nelle vicinanza dell’abitazione è stata trovata una auto rubata.
Indaga l’Antimafia
Sull’episodio indaga la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma. Il pubblico ministero Carlo Villani, coordinato dall’aggiunto Ilaria Calò, ha aperto un fascicolo per danneggiamento aggravato dal metodo mafioso. In attesa delle prime relazioni da parte delle forze dell’ordine, si lavora per accertare la natura dell’esplosivo e il possibile movente.
Il video
Nel video diffuso dalla trasmissione Report sui social si vede chiaramente la parte anteriore dell’auto di Sigfrido Ranucci completamente distrutta dall’esplosione dell’ordigno, posizionato sotto il veicolo. Anche l’auto della figlia, parcheggiata accanto, è stata danneggiata. L’esplosione ha provocato danni anche all’abitazione adiacente. Ranucci ha spiegato che la sua auto era stata parcheggiata lì dal figlio ieri a pranzo. Il conduttore, sotto scorta dal 2014 dopo minacce di morte provenienti dalla mafia, denuncia da tempo un clima di isolamento e delegittimazione nei suoi confronti. Negli ultimi tempi ha ricevuto diverse minacce, tra cui il ritrovamento di due proiettili calibro 38 davanti casa e pedinamenti di persone riconosciute dalla sua scorta.
“Mia figlia era passata da lì venti minuti prima dell’esplosione. Con tutte le minacce ricevute, non è facile capire da dove arrivi questo attacco”. Immediate le reazioni istituzionali. Il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha parlato di “gesto vile e inaccettabile”, esprimendo solidarietà al giornalista e alla sua famiglia.
Il commento della Premier Meloni
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “esprime piena solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci e la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio da lui subito. La libertà e l’indipendenza dell’informazione sono valori irrinunciabili delle nostre democrazie, che continueremo a difendere”.
Il Ministro dell’interno Piantedosi
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, esprime piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia dopo il grave attentato subito.
“Un gesto vigliacco e gravissimo, che colpisce non solo una persona ma la libertà di stampa e i valori fondamentali della democrazia” ha detto il ministro Piantedosi ha assicurato il massimo impegno delle forze di polizia per individuare rapidamente i responsabili e ha disposto il rafforzamento delle misure di protezione a favore del giornalista.
Solidarietà dall’ANM
“Esprimiamo la nostra piena solidarietà a Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia dopo l’attentato incendiario di questa notte. Quanto accaduto desta profonda preoccupazione: colpire un giornalista significa colpire la democrazia stessa”.
Lo dichiara la Giunta Esecutiva Centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati, condannando con fermezza l’episodio.
La nota dell’Ad Rai
L’Amministratore delegato Rai Giampaolo Rossi e l’intera azienda si stringono al fianco di Sigfrido Ranucci ed esprimono massima solidarietà per il grave e vile attentato intimidatorio. “Il ruolo della Rai e di chi opera al suo interno è quello di garantire dialogo, pluralismo e rispetto nel racconto quotidiano del nostro tempo. La Rai respinge con forza e determinazione ogni minaccia contro chi svolge il proprio lavoro nel Servizio pubblico. L’essenza vitale della nostra democrazia è la libertà informativa che la Rai garantisce e che i suoi giornalisti rappresentano. Ogni tentativo intimidatorio contro chi lavora per un’informazione libera e indipendente è un attacco allo stesso Servizio pubblico”.
L’intervento della Presidente Commissione di Vigilanza Rai
“In momenti come questi, le parole sembrano insufficienti di fronte a gesti tanto gravi e vili. A Sigfrido Ranucci e alla sua famiglia va tutta la nostra solidarietà e vicinanza profonda. Colpire chi dedica la vita alla ricerca della verità fa male, ma siamo certi che nulla potrà fermare la sua voce né spegnere la luce che Report accende ogni giorno. Chi ha scelto la strada delle minacce e della paura dovrà essere individuato e chiamato a rispondere delle proprie azioni. A Sigfrido, alla sua famiglia e a tutti coloro che credono nel valore della libertà e del coraggio, va oggi il nostro pensiero più sincero: non siete soli.” Così Barbara Floridia, presidente della Commissione di Vigilanza Rai, in una nota.
