Ambienti di cura immersivi e personalizzabili, dove tecnologia e arte si integrano per offrire un’esperienza terapeutica innovativa ai pazienti. È il cuore del nuovo progetto Art4ART (Arte per la Radioterapia Avanzata) del centro di Radioterapia oncologica del Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS presentato oggi, mercoledì 17 settembre, nella hall dell’ospedale e che propone una nuova visione della cura.
La diagnosi di cancro rivoluziona la vita quotidiana dei pazienti: l’evoluzione delle terapie e l’aumento delle percentuali di sopravvivenza hanno reso possibile un approccio di cura sempre più orientato al benessere globale della persona con l’obiettivo di migliorare la risposta alle cure, diminuire gli effetti collaterali e aumentare la compliance dei pazienti.
In questo contesto nasce il progetto Art4ART all’interno del Gemelli ART (Advanced Radiation Therapy), il centro di Radioterapia oncologia del Policlinico Gemelli, che insieme all’Associazione Attilio Romanini, si prende cura del paziente integralmente.
Il progetto, patrocinato dal Ministero della Cultura, è realizzato in collaborazione con il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
Il progetto “Art4ART” nasce con l’obiettivo di offrire al paziente oncologico un ambiente terapeutico arricchito dalla presenza di molteplici forme d’arte. In questo contesto, la bellezza diventa strumento di accoglienza, capace di favorire un rapporto più sereno con il percorso di cura. L’arte, intesa come linguaggio universale, stimola la partecipazione consapevole del paziente all’iter clinico, contribuendo a migliorare l’esperienza terapeutica e a cercare di ottenere risultati clinici migliori.
Ogni spazio è dotato di display interattivi, per la visione di contenuti motivazionali e artistici, inclusi video realizzati in collaborazione con il Museo MAXXI, con l’obiettivo di migliorare la resilienza dei pazienti. Presente anche una stanza cinema dedicata, per esperienze immersive collettive, e una stanza colloqui con sistema multimediale interattivo, pensata per migliorare la comunicazione medico-paziente.
L’ingresso nel reparto diventa un invito a un cammino condiviso grazie all’installazione statica che accoglie il paziente sul tema dell’acqua, come elemento visivo e simbolico.
All’evento di presentazione sono intervenuti il Capo del Gabinetto del Ministro della Cultura Valentina Gemignani e il Capo Dipartimento della prevenzione del Ministero della Salute Maria Rosaria Campitiello e la Presidente del MAXXI Maria Emanuela Bruni. A fare gli onori di casa il Presidente della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS Daniele Franco, il Direttore Generale del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS Daniele Piacentini, il Preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore Alessandro Sgambato.
Ha presentato il progetto “Art4ART” Maria Antonietta Gambacorta, Direttrice della Radioterapia Oncologica del Gemelli ART, ideatrice con Evis Sala, Direttrice del Dipartimento di Diagnostica per Immagini e Radioterapia Oncologica del Policlinico Gemelli.
L’assistente ecclesiastico generale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, S.E. Mons. Claudio Giuliodori, ha dedicato un momento di riflessione e preghiera per i malati di Radioterapia oncologia del Gemelli.
“Si tratta di un’iniziativa che conosco bene, – recita il messaggio del Ministro della Cultura Alessandro Giuli letto da Valentina Gemignani – essendo il frutto di un lavoro avviato quando ero Presidente della Fondazione MAXXI, grazie a confronti e scambi di idee con il professor Vincenzo Valentini, Presidente dell’Associazione Attilio Romanini e con Adriana Rocca, già Presidente degli amici del MAXXI.
Il Ministero della Cultura guarda con grande partecipazione a esperienze come questa, poiché dimostrano in maniera concreta come l’arte sia una risorsa in grado di incidere fattivamente sulla qualità della vita delle persone, sul loro modo di vedere la malattia, la terapia, la guarigione. Art4ART nasce con una grande intuizione: trasformare l’arte in un veicolo che coinvolge e stimola la sfera emotiva del paziente, facilitando la relazione con il personale sanitario e accompagnandolo in un percorso terapeutico che non è soltanto clinico, ma anche esistenziale, vitale. Allo stesso modo, il reparto di degenza non è più un mero luogo di terapia, ma diventa uno spazio di cura materiale e immateriale, capace di ridurre le paure e di aprire finestre di speranza”.
“La salute paziente centrica – ha detto Maria Rosaria Campitiello – è il futuro. Grazie a voi che rendete protagonista il paziente umanizzando le cure. Siete un modello da estendere ad altre strutture, l’esempio del Policlinico Gemelli deve essere un faro nell’approccio alle cure”.
“La nostra missione di Museo nazionale raggiunge piena realizzazione e si arricchisce del più profondo dei significati quando possiamo essere al fianco di una realtà come il Policlinico Gemelli – ha aggiunto Maria Emanuela Bruni –. Ci siamo messi a disposizione offrendo ciò che abbiamo il privilegio di custodire, ovvero il genio dei grandi maestri e la creatività dei nuovi talenti, fonti inesauribili di riflessioni importanti. Desidero ringraziare tutti gli artisti e le loro famiglie per aver aderito prontamente a questo progetto, consentendoci di realizzarlo”.
“Il Gemelli, da sempre, si impegna a coniugare eccellenza scientifica e attenzione alla persona – ha sostenuto Daniele Franco –. Con Art4ART ribadiamo la nostra missione: mettere al centro dell’impegno di ciascuno non la malattia, ma la persona, con i suoi bisogni di cura, di speranza e di bellezza”.
 
“Il nostro impegno – ha continuato Daniele Piacentini – è garantire la migliore qualità delle cure al paziente. E questo obbiettivo si può raggiungere grazie all’unione di più fattori: elevate competenze professionali, impegno in investimenti tecnologici e umanizzazione delle cure”.
“Questo progetto – ha sostenuto Alessandro Sgambato – si colloca a perfettamente all’interno di quello che è il nostro approccio al paziente e che insegniamo anche ai nostri studenti di Medicina è curare il paziente prendendosene cura, nella sua globalità”.
“Le nuove stanze di degenza della Radioterapia Oncologica – ha spiegato Maria Antonietta Gambacorta – permetteranno ai pazienti di vivere l’esperienza del ricovero in modo positivo: l’ospedale si trasforma così in un ‘altrove’, allontanando il paziente dal carico emotivo della propria condizione di malato, respirando bellezza. I trattamenti medici integrati con la fruizione di contenuti artistici contribuiranno secondo i nostri auspici a migliorare la risposta alle cure. Il nostro obiettivo è anche di avviare un percorso di ricerca per misurare i benefici dell’integrazione tra la medicina e l’arte, favorendone in futuro l’estensione ad altri ambiti di cura”.
“Questo progetto – ha riflettuto Claudio Giuliodori – è animato da una filosofia di fondo che caratterizza la nostra istituzione, il Policlinico Gemelli e l’Università Cattolica, un luogo in cui si declina la solidarietà a 360 gradi e che va sotto la denominazione di ‘campus solidale’. Questa iniziativa così significativa si colloca dunque in un contesto ampio che respira di questi valori e li declina in modo diverso”.
