Arrestato pugile tunisino, sparo' ad un uomo
L'uomo finito in manetta e' Ahmed Tebaai, cittadino tunisino di 30 anni

Il 30 gennaio aveva sparato in strada a un uomo di 35 anni di nome Marco P. che si trovava in macchina, ferendolo alla schiena. Il 35enne si presentò in ospedale e raccontò ai medici che era rimasto vittima di un tentativo di rapina. Ma le indagini della squadra mobile e del distretto di polizia del Casilino, coordinate dal pm della DdA, Giovanni Musarò, secondo quanto apprende LaPresse, hanno svelato il vero movente dell'agguato ed hanno portato all'individuazione, e all'arresto, di uno dei componenti del commando. Tentato omicidio e tentato sequestro di persona aggravati dal metodo mafioso le ipotesi di reato di cui è accusato, Ahmed Tebaai, cittadino tunisino di 30 anni, finito in carcere dopo l'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare, firmata dal Gip del tribunale di Roma, Emanuela Attura.
La ricostruzione dei fatti
L'uomo finito in manette è un puglie professionista nel suo paese d'origine. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori la sparatoria, contrariamente a quanto dichiarato dalla vittima, sarebbe avvenuta in una delle più grandi piazze di spaccio di droga del Casilino, in via di Tor Bella Monaca e via Paolo Ferdinando Quaglia, davanti a decine di testimoni. I due sicari, secondo gli inquirenti, avevano il volto coperto da un passamontagna. Subito dopo il ferimento, la vittima aveva scattato una fotografia alla macchina da dove erano scesi i due aggressori e l'aveva inviata al fratello, detenuto in carcere che aveva introdotto illegalmente nella cella un telefono cellulare. La foto è stata sequestrata e acquisita dalla polizia