Arrestato l’incendiario dei roghi alla Rai, al Ministero della Giustizia e al Viminale
Le indagini della DIGOS di Roma, svolte con il supporto del Commissariato Viminale e coordinate dalla Procura di Civitavecchia
La Polizia di Stato ha fermato un italiano di 43 anni, senza fissa dimora, ritenuto responsabile di una serie di incendi dolosi avvenuti il 24 luglio in diversi punti sensibili di Roma. Gli incendi hanno interessato la sede Rai di Viale Mazzini, il Ministero della Giustizia, il Consiglio Superiore della Magistratura e il Commissariato di Polizia del Viminale.
L’uomo avrebbe agito spinto da un risentimento verso le forze dell’ordine e la magistratura, maturato a seguito di un processo per reati contro pubblici ufficiali e lesioni personali. Durante la giornata, ha incendiato materiali vari, provocando danni a un’autovettura di servizio e a un veicolo della polizia penitenziaria.
Le indagini della DIGOS di Roma, svolte con il supporto del Commissariato Viminale e coordinate dalla Procura di Civitavecchia, sono state rapide ed efficaci, anche grazie all’analisi delle immagini di videosorveglianza. L’uomo è stato sorpreso mentre tentava di cambiare i vestiti utilizzati durante gli incendi, nel comune di Ladispoli. Al termine delle formalità, è stato associato al carcere di Civitavecchia.