Vittime del lavoro, gli studenti cambiano nome alle strade
Un'iniziativa in vista della Festa del Lavoro
A poche ore dal primo maggio, giorno in cui vengono celebrate le lotte che, durante i secoli, i lavoratori hanno combattuto per poter veder riconosciuti i propri diritti, alcune strade di Roma sono state rinominate e dedicate alle vittime dei tanti incidenti sul lavoro.
Le strade
Via di Trastevere, sede del Ministero dell’Istruzione è diventata Viale Lorenzo Parelli, in memoria del giovane 18enne di Udine, morto durante un progetto di alternanza scuola – lavoro. Piazza Vittorio Emanuele diventa Piazza Satnam Singh, bracciante agricolo di nazionalità indiana, abbandonato senza un arto davanti casa a Latina dal suo datore di lavoro e morto poi in ospedale.
Piazza dell’Immacolata rinominata a Luana D’Orazio, rimasta uccisa in un ingranaggio di un orditoio a 22 anni.
Via di Santa Croce in Gerusalemme diventa invece via Peter Isiwele, nato in Nigeria e morto nel centro storico di Roma dopo essere precipitato per 10 metri mentre lavorava nella cabina di un ascensore. Piazza della Repubblica diventa Massimo Mirabelli, morto in Toscana nel suo primo giorno di lavoro a 76 anni perché la pensione non gli bastava per arrivare a fine mese.
L'iniziativa degli studenti
Un’iniziativa di alcuni studenti. “Nel nostro paese, sono morte più di 25 mila persone dal 2005 ad oggi sul proprio posto di lavoro - spiegano - questo non è accettabile in uno stato democratico: abbiamo bisogno di cambiare il mondo del lavoro. Per questo abbiamo scelto di rinominare queste vie, perché dobbiamo rompere il silenzio.