Violenza sulle donne, tavola rotonda
Ad organizzarla la Polizia Locale Roma Capitale

A Roma sono stati 200 i casi di violenza sulle donne negli ultime tre anni seguiti dalla polizia locale di Roma. E’ quanto emerso nel corso della tavola rotonda dal titolo "Codice rosso", organizzata nella sala della Protomoteca in Campidoglio a pochi giorni dall’8 marzo Giornata internazionale dei diritti delle donne.
Alla conferenza sono intervenuti tra gli altri, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la presidente dell'assemblea capitolina, Svetlana Celli, l'assessora alle Pari opportunità di Roma, Monica Lucarelli e il comandante della polizia locale di Roma, Mario De Sclavis.
I relatori
Tra i relatori Antonio Calaresu del Ministero della Giustizia, già competente del gruppo magistrati violenza di genere, che ha spiegato il raccordo operativo tra Procura e operanti del Codice Rosso; Vincenza Saltarelli, Avvocato analista giudiziaria, che ha condiviso un'analisi degli errori giudiziari sulla scena del crimine di violenza di genere; Raffaella Rinaldi, che ha approfondito l'aspetto medico legale nel Codice Rosso; Micaela Cacciapuoti, responsabile di Codice Rosa, che ha portatto l'attenzione sul percorso giudiziario, sanitario, psicologico e della tutela sulle donne e sui minori vittime di violenza.
Le testimonianze
I partecipanti alla tavola rotonda hanno potuto inoltre ascoltare la difficile testimonianza di una donna che, grazie anche al sostegno e alla presenza della polizia locale, è riuscita a venire fuori da una drammatica situazione di abusi.
"La violenza sulle donne è un'emergenza nazionale e anche per Roma, per questo siamo impegnati su tutti i fronti. Oggi abbiamo avuto tante testimonianze dell'impegno della Polizia di Roma Capitale che è vicina alle donne vittime di violenza, non solo raccogliendo denunce, ma sostenendole e aiutandole a uscire da un incubo e spesso salvando loro la vita - ha dichiarato Gualtieri -. Il presidio di sicurezza sul territorio non è sufficiente e serve lavorare su tutti i fronti: aumentare, come stiamo facendo, i centri antiviolenza; lavorare sulla dimensione culturale".
"Dobbiamo fare in modo che Roma sia sempre più una città in cui le donne si sentono libere, sicure e protagoniste. Aiutarle è un nostro dovere e nostro compito - ha concluso il Sindaco.
"Parlare di contrasto alla violenza contro le donne va fatto ogni giorno, non solo in occasione della Giornata internazionale del 25 novembre o dell’8 marzo; - ha sottolineato l'Assessora Lucarelli - se lasciamo il confronto a soli due giorni rischiamo di non riuscire a portare un reale cambiamento nel contrastare il fenomeno". Lucarelli ha dunque ricordato l'impegno di Roma Capitale nel trovare fondi con i quali dotare ogni Municipio di centri antiviolenza, in collaborazione con le associazioni. "La presa in carico della donna vittima di violenza non basta - ha dichiarato ancora l'Assessora - dobbiamo continuare a lavorare sulla prevenzione con una formazione delle nuove generazioni che demolisca gli stereotipi di genere che alimentano il fenomeno".