Termovalorizzatore Santa Palomba, lunedì l'assemblea pubblica
Secondo i promotori, il progetto voluto dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri nella veste di commissario straordinario, con il silenzioso assenso della Regione Lazio, rappresenta una minaccia per le risorse idriche locali, per l’equilibrio ambientale e per la gestione sostenibile dei rifiuti.

È prevista per lunedì, alle ore 18:00, in piazza Sciotti a Santa Maria delle Mole, un’assemblea pubblica cittadina contro la realizzazione del termovalorizzatore di Santa Palomba, alle pendici dei Colli Albani.
Numerose le realtà coinvolte: comitati civici, associazioni ambientaliste, rappresentanze politiche locali e semplici cittadini, uniti nel rifiuto di quello che definiscono “un impianto sovradimensionato e dannoso” per l’ambiente e la salute pubblica.
I promotori dell'iniziativa
Secondo i promotori, il progetto voluto dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri nella veste di commissario straordinario, con il silenzioso assenso della Regione Lazio, rappresenta una minaccia per le risorse idriche locali, per l’equilibrio ambientale e per la gestione sostenibile dei rifiuti.
Tra i partecipanti anche il gruppo “Essere Marino”, che ha confermato la propria adesione alla protesta, ribadendo che l’impianto non chiude il ciclo dei rifiuti e scoraggia pratiche virtuose come il riciclo e il riuso.
“Lottiamo per la salute dei cittadini e la difesa del territorio”, dichiarano gli attivisti, che denunciano anche scelte urbanistiche locali, come il piano regolatore in discussione a Marino, giudicate altrettanto impattanti.
La messa di Papa Leone XIV
Intanto, sempre in tema ambientale, Papa Leone XIV ha celebrato nei giardini della Madonnina a Castel Gandolfo la prima messa per la custodia della creazione, nel Borgo Laudato Sii.
Un’occasione per rilanciare l’appello alla conversione ecologica, con un forte richiamo alla responsabilità dell’uomo nei disastri ambientali.
“Tanti eventi estremi – ha detto il Pontefice – sono causati anche dal nostro stile di vita. Cambiare è necessario, e lo è ora”.