Sicurezza e rispetto delle donne, firmato il protocollo "Bosco rosso"
L'iniziativa è ideata come un parco rifugio e antiviolenza

L’Osservatorio tecnico-scientifico per la sicurezza, la legalità e la lotta alla corruzione della Regione Lazio, presieduto dal generale Serafino Liberati, e l’ente del Terzo settore Algaxia, presieduto da Sabrina Zolla, hanno firmato oggi un Protocollo d’intesa, operativo e biennale, per l’avvio del progetto sperimentale “Bosco Rosso”.
Il progetto
Il Progetto, sostenuto dal vicecapo di Gabinetto e vicepresidente dell’Osservatorio regionale, Civita Di Russo, si basa sulla realizzazione di spazi aperti protetti, finalizzati alla prevenzione di violenze, abusi e molestie contro le donne, nonché alla promozione di una socialità fondata sul rispetto, l’equità e la sicurezza. Per il corretto sviluppo di “Bosco Rosso” saranno realizzati appositi spazi dove uomini e donne possano incontrarsi in sicurezza, promuovendo il rispetto reciproco e la parità di genere.
Iniziativa innovativa
In particolare, il “Bosco Rosso” è un’iniziativa innovativa di riqualificazione urbana e ambientale, ideata come un parco rifugio e antiviolenza, che mira a fornire un ambiente protetto, con particolare attenzione alla sicurezza delle donne specie nei primi appuntamenti, o negli incontri finali, quando maggiore può essere la vulnerabilità.
L’obiettivo del progetto è, in sintesi, quello di promuovere un ambiente urbano salubre e vivibile, dove la sicurezza delle donne sia elemento prioritario. In questo senso, il fulcro del progetto è costituito dalla realizzazione di un sistema di videosorveglianza avanzato, conforme alla normativa europea, basato su algoritmi di intelligenza artificiale.
Saranno inoltre attivati presidi mobili o fissi per accogliere le donne in difficoltà e promosse attività formative, culturali e laboratoriali volte alla prevenzione della violenza, della parità di genere e della convivenza civile.
L'osservatorio
L’Osservatorio regionale per la sicurezza e la legalità e Algaxia si impegnano a collaborare e a coinvolgere le istituzioni, le forze dell’ordine, i servizi sociali, i centri antiviolenza, le associazioni del terzo settore, le scuole e i soggetti privati interessati per la corretta riuscita del Progetto.
Il progetto è considerato replicabile in altre realtà. Algaxia e suoi partner – la Società italiana di medicina ambientale (Sima), l’Accademia italiana di Biofilia (AIB) e Vivieco – in sintonia con il Governo e la Regione Lazio, intendono proporlo ai sindaci e alle amministrazioni di tutta Italia, con l’obiettivo di trasformare tante aree verdi trascurate o degradate in risorse vitali per la prevenzione dei femminicidi e il rafforzamento del benessere collettivo.