Urbanistica

Approvate le modalità di attuazione della legge regionale sulla rigenerazione urbana

In particolare: per la Città storica viene eliminata la possibilità di garantire premialità mentre viene confermata la possibilità di intervenire secondo le norme del PRG

Approvate le modalità di attuazione della legge regionale sulla rigenerazione urbana
La Giunta di Roma Capitale ha approvato le modalità di attuazione della Legge Regionale n. 7/2017, come modificata dalla Legge Regionale n.12/2025 la cosiddetta Legge sulla Rigenerazione Urbana.
Per i Comuni con più di 100 mila abitanti la stessa norma prevede, infatti, la possibilità di indicare specifiche porzioni di territorio o immobili nei quali escludere o limitare gli interventi di alcuni articoli in ragione di particolari qualità di carattere storico, artistico, urbanistico, paesaggistico, geomorfologico, ambientale ed architettonico, entro centocinquanta giorni dalla data di entrata in vigore.
Con il provvedimento approvato oggi vengono circoscritti alcuni campi di applicazione della Legge 7 riconducendo la Rigenerazione urbana ai principi e ai criteri adottati nelle nuove Norme tecniche attuative del PRG, con l’obiettivo di favorire le operazioni di rigenerazione urbana e tutelare le parti più delicate della città, a partire dal Centro storico.
La delibera recepisce la normativa regionale confermandone i principi generali e l’impalcatura sostanziale ma introduce alcune limitazioni ed esclusioni per alcuni specifici tessuti del Piano regolatore interessati, nel corso del tempo, da vicende problematiche.
In particolare: per la Città storica viene eliminata la possibilità di garantire premialità mentre viene confermata la possibilità di intervenire secondo le norme del PRG; viene limitata la possibilità di trasformazione all’interno delle zone ex industriali per attività con funzioni residenziali, per evitare che all’interno di aree con vocazione produttiva possano nascere residenzialità potenzialmente inopportune, mentre si potranno valutare caso per caso altri strumenti, come ad esempio il permesso di costruire in deroga; viene limitata la possibilità di avere un aumento spropositato delle premialità degli aumenti volumetrici attraverso la conversione a volume, ribadendo che la premialità deve tenere conto della volumetria preesistente; vengono confermate le premialità attualmente in vigore: quella del 20% per la demolizione e ricostruzione e quella del 10% per la devoluzione di costruzione per immobili produttivi.
La delibera specifica inoltre che, trattandosi di procedure non in conformità di Piano regolatore generale, l’istruttoria è attribuita ai Municipi solo se relativa ad interventi su edifici di volumetria fuori terra inferiore a 3.000 mc e dà mandato agli stessi di trasmettere al Dipartimento Attuazione Urbanistica l’indicazione degli interventi diretti richiesti e realizzati ai sensi dell’articolo 6 e copia dei progetti depositati al fine di consentirne il monitoraggio.
Dopo l’approvazione in Giunta, la delibera sarà discussa in Commissione Urbanistica per poi essere approvata dall’Assemblea Capitolina. Durante questo iter di approvazione la stessa sarà oggetto di confronto con categorie e ordini professionali.
È quanto comunica in una nota l’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale.