2 giugno, l'omaggio all'Altare della Patria e la parata ai Fori Imperiali

Il Colosseo vestito di Tricolore, gli onori al presidente della Repubblica e la lunga sfilata lungo i Fori Imperiali, chiusa dal lancio dei paracadutisti della Folgore sulle scie delle Frecce Tricolori. La sfilata militare per la festa della Repubblica ha animato il cuore di Roma, alla presenza delle massime autorità ma con la consapevolezza che, oggi più che mai con le guerre alle porte, "la pace non è garantita per sempre" come ha scritto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel suo messaggio di auguri per il 79/o anniversario del 2 giugno, il giorno in cui l'Italia scelse la Repubblica. "Dobbiamo costruire una Difesa nazionale solida e interoperabile - avverte -, che rafforzi e integri la Nato, attraverso la costruzione di un pilastro europeo della Difesa".

La cerimonia, aperta dalla tradizionale deposizione della corona al Milite Ignoto, è stata anche l'occasione per la premier Giorgia Meloni e per il presidente del Senato Ignazio La Russa di manifestare la propria solidarietà ai bersaglieri, la cui presenza nelle scuole è stata contestata qualche giorno fa in un liceo di Magenta, in Lombardia. "Considero francamente inaccettabile - ha detto la presidente del consiglio - che dei professori che insegnano nelle scuole ci dicano che i bersaglieri sono divisivi. È grazie anche ai bersaglieri se noi oggi abbiamo una nazione".

Polemiche a parte, la rivista delle forze armate ha animato il cuore di Roma, aperta dagli applausi dei sindaci d'Italia in corteo, e chiusa dallo spettacolare lancio dei paracadutisti della Folgore - tra cui una donna - che hanno portato a terra anche la maxi-bandiera di 200 metri quadrati. Due ore tra divise e mezzi delle forze armate, ma anche con la presenza di personale civile della Difesa e di rappresentanti dei gruppi sportivi. Per la prima volta hanno sfilato anche i membri di Wheels On Wave, il progetto che consente alle persone disabili di poter navigare sul primo catamarano completamente accessibile, lo "Spirito di Stella", che negli ultimi due anni ha seguito l'Amerigo Vespucci nel suo tour attorno al mondo e all'Italia.

Quest'anno inoltre, si celebrano gli 80 anni della Liberazione e i 25 dell'ingresso delle donne nelle forze armate. Una grande festa chiusa con i tradizionali saluti del presidente Mattarella, applauditissimo dalla folla sulla storica Lancia Flaminia lungo i Fori Imperali. L'unica 'macchia' l'ennesimo tentativo di infangare la memoria dei partigiani da parte di qualche vandalo che ha sfregiato la lapide di Forte Bravetta, a Roma. Un "ennesimo atto profanatorio", come ha denunciato l'Anpi, in un giorno simbolico per l'Italia intera.