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Presentato il progetto di riqualificazione del Parco del Celio

Un investimento complessivo di 282 milioni di euro di fondi del Giubileo, del PNRR e del bilancio capitolino

Presentato il progetto di riqualificazione del Parco del Celio
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È stato presentato presso la Casina del Salvi, il progetto di riqualificazione del Parco del Celio, un intervento che ha come fine quello di rendere tale area non solo uno spazio da attraversare, ma un parco da vivere, capace di coniugare storia, natura e cittadinanza attiva.

Il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti Sabrina Alfonsi e il Coordinatore del Programma CArMe Walter Tocci hanno illustrato gli interventi, parte del progetto “CArMe – Centro Archeologico Monumentale di Roma” , il più ambizioso programma di riqualificazione dell’area archeologica centrale della città, con un investimento complessivo di 282 milioni di euro di fondi del Giubileo, del PNRR e del bilancio capitolino.

Il Parco del Celio rappresenta uno degli interventi più significativi di questo grande progetto, che ha già visto l’apertura del museo della Forma Urbis nel 2024, la recente riqualificazione della Casina del Salvi ad aprile 2025, con il suo giardino archeologico e l’avvio dei lavori dell’Antiquarium.

All’esito dei lavori, finanziati con 2.440.000 euro di fondi giubilari e a cura del Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale, verrà restituita alla cittadinanza una nuova area verde: è previsto una depavimentazione di circa 4000 mq, di cui 2800 nel viale di percorrenza del tram e la completa riqualificazione del sistema vegetazionale del sito, condotto con una particolare cura filologica delle specie vegetali originarie del luogo.

Verranno realizzati percorsi di interconnessione tra le varie zone del parco, in materiale stabilizzato e drenante, creando un continuum tra i reperti archeologici e i poli museali presenti nel sito. Il progetto regalerà anche nuove visuali: un Belvedere in affaccio sull’area del Colosseo e una nuova passeggiata per percorrere tutto l’argine del Colle su Via di San Gregorio.

Inoltre, per migliorare l’accessibilità dell’area, verrà ricostruita una connessione diretta tra il Colosseo e il Celio e un percorso da Via Claudia fino alla Casina del Salvi, priva di barriere architettoniche. Oltre all’ingresso principale su Via di san Gregorio verrà realizzato un ingresso in prossimità della Casina Vignola Boccapaduli che diventerà un centro di informazione per chi dai Fori voglia raggiungere l’Appia Antica.

"Vogliamo superare la dicotomia tra spazi turistici e per i romani, vogliamo che questa torni a essere una Agorà centrale vissuta dai nostri cittadini. Questo lavoro - ha detto il Sindaco Roberto Gualtieri - si ricollega a quello sui Fori Imperiali, restituendo a questo quadrante molto verde. Qui ci saranno i primi binari del tram che attraversano il manto erboso, una pratica diffusa in altre città europee e che vogliamo esportare in altre zone di Roma.  Riportiamo il Celio nell'area archeologica centrale ma con un'idea di fruibilità che guarda molto ai residenti. È importante - ha sottolineato il Sindaco - che le bellezze del centro siano fruibili da tutti i romani".

“Questa riscoperta del Parco del Celio, incardinata sul progetto Carme, rappresenta un’opportunità unica per valorizzare il nostro patrimonio storico e culturale, promuovendo una fruizione sostenibile e inclusiva. I lavori - ha detto dal canto suo l'assessora Alfonsi -  partiti a fine maggio, seguono una visione integrata, che unisce restauro, sostenibilità e accessibilità.

L’intervento è stato progettato tenendo conto della vocazione originaria del luogo come orto botanico e vigna, che ha ispirato la creazione di pergolati lungo i percorsi, con la messa a dimora di piante di vitis vinifera.

Ringrazio tutti coloro - ha concluso Alfonsi - che hanno contribuito all’elaborazione di questa idea e che lavoreranno al completamento di una grandiosa opera di rigenerazione urbana.  È anche grazie a interventi del genere che la storia di Roma, da esclusiva memoria del passato, può diventare chiave d’interpretazione del presente ed energia di cambiamento della città”.