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LE INDAGINI
La scomparsa di Denisa, l'avvocato della madre: "Il Pm segue la pista sbagliata"
La mamma della ragazza è indagata per omesse informazioni sul legale di famiglia

Gli investigatori dei carabinieri e gli inquirenti della procura di Prato cercano elementi che possano sciogliere il mistero della scomparsa di Maria Denisa Adas ma le indagini si intrecciano proprio intorno alla posizione della madre della vittima, Maria Cristina Paun. La procura di Prato ritiene tuttora di avere numerosi elementi per ipotizzare che sia stata rapita e indaga per sequestro di persona, anche se è ancora difficile capire da chi e perché. Ma la pista sin qui seguita dagli inquirenti viene ora messa in discussione da Marianna De Simone, un avvocato di Roma, una dei due legali della madre di Denisa.
"Non ci risulta alcun riscontro su un rapimento da parte di un gruppo di romeni", dice l'avvocatessa. E "l'uomo che emergerebbe come mediatore, il famoso 'avvocato' - aggiunge -, per quanto ne sappiamo non avrebbe mai visto la ragazza in vita sua". Quindi l'avvocatessa De Simone smentisce che l'uomo fosse un innamorato o un cliente invaghitosi e respinto dalla ragazza scomparsa come ipotizzato sui media in questi giorni. In definitiva, per De Simone la strada presa dagli investigatori della procura di Prato "non è quella giusta".
In tutto questo, però, la madre di Denisa è indagata da alcuni giorni per false informazioni al pubblico ministero. Motivo, ha omesso di essere stata contattata da un uomo, un avvocato, che si proponeva di aiutarla a risolvere il caso nei giorni immediatamente dopo la scomparsa. Questa circostanza è emersa dal racconto di un'altra testimone, un'amica di Denisa, alla quale la madre della giovane l'aveva confidato dicendo che "Denisa era stata presa e seviziata, ma era ancora viva e si sarebbe potuto raggiungere un accordo".
Secondo la legale, Marianna De Simone, la madre di Denisa avrebbe agito "solo nella speranza di ottenere aiuto nelle ricerche della figlia, senza intenzione di ostacolare le indagini". La procura di Prato ha però ritenuto opportuno di perquisire l'abitazione romana mirando ai telefoni della madre della sequestrata: "È stata estratta una copia forense - continua De Simone - ma lei ha ancora i cellulari tant'è che si sente anche in queste ore con l'avvocato, che non ci risulta sia destinatario di alcuna misura. A quanto ne sappiamo lui non avrebbe nemmeno mai visto Maria Denisa in vita sua: si tratta infatti di un professionista che conosce la madre, la mia assistita. È un rapporto che va avanti da anni perché l'uomo ha assistito in passato per questioni amministrative qualcuno dei membri di quella famiglia. Da quel che so io lui non ha detto di sapere dov'è Denisa, ma fa solo delle ipotesi".