La decisione del Giudice

Omicidio di Fregene, Giada Crescenzi resta in carcere

La donna, comparsa davanti al GIP per l'interrogatorio di convalida, si è avvalsa della facoltà di non rispondere

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Giada Crescenzi, la 30enne fermata per l'omicidio di Stefania Camboni a Fregene resta in carcere. Lo ha deciso il gip di Civitavecchia al termine dell'interrogatorio di convalida durante il quale la giovane si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Il giudice ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere. Le è stato contestato il reato di omicidio aggravato dalla minorata difesa e con abuso di relazioni domestiche e di ospitalità.

E' molto provata ma ribadisce la sua estraneità ai fatti. L'arma e il telefono della vittima non sono state ancora trovate. Ora attendiamo di leggere l'ordinanza e poi valuteremo se fare o meno ricorso al Riesame", afferma l'avvocato Anna Maria Anselmi, difensore della donna.

La "decisione dell'indagata di non rispondere all'interrogatorio di garanzia, che è comunque un suo diritto difensivo, riteniamo però aggravi la sua posizione e confermi tutto il quadro indiziario che il pubblico ministero ha già delineato in modo chiaro".
Lo afferma il legale della famiglia di Stefania Camboni, la donna uccisa a Fregene, l'avvocato Massimiliano Gabrielli.

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