l'intervista al professor torti

Papa, l'infettivologo del Gemelli: "Una guida a cui stava a cuore il respiro del mondo"

Torti ha descritto il forte impatto emotivo dell’occuparsi del Pontefice, una figura di riferimento morale e spirituale per il mondo

Papa, l'infettivologo del Gemelli: "Una guida a cui stava a cuore il respiro del mondo"
Pubblicato:

Il dott. Carlo Torti, infettivologo e direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive del Policlinico Gemelli, ha ricordato l’esperienza del ricovero di Papa Francesco per polmonite bilaterale. Torti ha descritto il forte impatto emotivo dell’occuparsi del Pontefice, una figura di riferimento morale e spirituale per il mondo, ma anche la naturalezza con cui il Papa ha affrontato la malattia, mostrando equilibrio e umanità.

Non solo un paziente

Il Papa è stato non solo paziente, ma anche guida per l’équipe medica, attento ai bisogni degli altri anche nei momenti di sua fragilità. Più volte ha donato rosari dalla Terra Santa ai medici, simbolo del suo pensiero rivolto al mondo. Secondo Torti, Francesco ha dato conforto allo staff tanto quanto ne ha ricevuto. Il medico ha sottolineato la grande autorevolezza del Papa, capace di "abbassarsi" per essere vicino agli altri, e il suo profondo attaccamento alla vita, pur restando aperto al volere di Dio. Anche nei momenti più critici, ha mostrato attenzione non al proprio respiro, ma al "respiro del mondo", un segno della sua spiritualità rivolta al prossimo.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *