Pasqua, l'Urbi et Orbi di Papa Francesco
Ieri la Veglia solenne con cinquemila fedeli

Affaticato ma sereno, Papa Francesco si è affacciato questa mattina dalla Loggia delle Benedizioni in Piazza San Pietro, davanti a 35 mila fedeli, per l’Urbi et Orbi di Pasqua.
Il Santo Padre ha augurato, con una voce flebile, una Buona Pasqua al mondo intero. Il messaggio è stato invece letto dal maestro per le cerimonie, l’arcivescovo Diego Ravelli.
Il testo
Il testo si è concluso con un appello: “Non venga mai meno il principio di umanità come cardine del nostro agire quotidiano. Davanti alla crudeltà di conflitti che coinvolgono civili inermi, attaccano scuole e ospedali e operatori umanitari, non possiamo permetterci di dimenticare che non vengono colpiti bersagli, ma persone con un’anima e una dignità. E in quest’anno giubilare, la Pasqua sia anche l’occasione propizia per liberare i prigionieri di guerra e quelli politici”.
La benedizione
Alla fine, con una voce roca, Bergoglio ha pronunciato a fatica la benedizione solenne in latino, che solo il Papa può dare a Pasqua.
La cerimonia si è conclusa con un giro del papa in automobile lungo tutta la piazza. Acclamato dai fedeli, al suo passaggio si è fermato per salutare alcuni bimbi.