LA PROTESTA

Incontro pubblico per dire 'no' al deposito di scorie

"La provincia di Viterbo non può e non deve accettare decisioni calate dall'alto" ha ribadito la Sindaca Frontini

Incontro pubblico per dire 'no' al deposito di scorie
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"La provincia di Viterbo non può e non deve accettare decisioni calate dall'alto, specialmente se riguardano un deposito di scorie radioattive". Così la sindaca di Viterbo Chiara Frontini, durante l'intervento di apertura all'incontro pubblico "Il no della Tuscia al deposito di scorie nucleari", che si è tenuto nella Sala regia del Comune del capoluogo L'evento, patrocinato dal Comune e promosso dal Biodistretto della via amerina e delle forre, dall'associazione Isde, dal Comitato Non ce la beviamo e dall'associazione Viterbo insieme, è stato l'occasione per discutere sull'eventualità ventilata della realizzazione di un deposito scorie nucleari nella Tuscia.

Nel viterbese sono state individuate ben 21 aree, che sarebbero idonee ad accogliere il sito di stoccaggio di 78 mila metri cubi di scorie di basse e media entità, e 17 mila di alta. "La mia scelta, la nostra scelta, la scelta dell'amministrazione comunale, e immagino anche di tutti voi che siete qui, è quella di una provincia che rispetta la propria locazione agricola, anche di qualità - ha continuato Frontini -. È quella di una provincia che punta sul turismo come un grandissimo fattore di sviluppo economico e di creazione di benessere nella sostenibilità e nel rispetto dell'ambiente e degli ecosistemi. Questa è una strada da seguire, e la seguiremo". Alla fine dell'incontro è stata annunciata la nascita del Comitato "No scorie Viterbo".