È stata presentata la nuova opera a rivestimento dei silos del cantiere della Metro C di Piazza Venezia, nell’ambito del progetto Murales. Si tratta di “Tools” dell’artista internazionale Elisabetta Benassi, ispirata al concetto di comunità operosa e alla forza della manualità. Il primo murale portava la firma di Pietro Ruffo, dal titolo “Le costellazioni di Roma”, seguito da “Ci eleviamo sollevando gli altri”, di Marinella Senatore.
Allo svelamento della nuova installazione sono intervenuti il Sindaco Roberto Gualtieri, insieme a Vincenzo Onorato, Amministratore Delegato di Vianini Lavori e Pietro Salini, Amministratore Delegato di Webuild quali rappresentanti delle società che compongono METRO C, la Direttrice della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e Presidente del Comitato Scientifico del progetto, Renata Cristina Mazzantini, e l’artista Elisabetta Benassi, oltre a Franco Cristini e Fabrizio Paolo Di Paola, rispettivamente Presidente ed AD di Metro C.
La stazione della Metro C di Piazza Venezia si caratterizza per l’adozione di soluzioni ingegneristiche uniche, adottate per rispondere alla complessità archeologica del contesto e consentire una nuova mobilità, tutelando allo stesso tempo tesori archeologici prima invisibili. Grazie alla forte sinergia di competenze che si è realizzata tra i progettisti, le maestranze e gli archeologi incaricati dalla Soprintendenza di Roma, molti beni archeologici recuperati negli scavi saranno fruibili nell’esposizione permanente delle diverse archeo-stazioni previste.
Sul cantiere, in particolare, è terminata pochi giorni fa la macrofase 1, che ha realizzato il 60% dei diaframmi perimetrali e ha avviato lo scavo archeologico nella parte della stazione sotterranea sul lato di Palazzo Venezia, dove è stato costruito il solaio per proteggere gli scavi e sul quale passa traffico veicolare. Con la macrofase 2, appena iniziata, si riprende l’attività di iniezione preventiva dei diaframmi per poi avviare, a febbraio 2026, la chiusura del restante 40% dei diaframmi perimetrali e successivamente realizzare lo scavo archeologico dell’intera stazione.