Era iniziata come una truffa delle più comuni, con una voce ferma al telefono ed una donna anziana messa sotto pressione. Questa volta, però, il copione si è chiuso in strada, con una scena finale diversa, quando il giovane, travestito da ufficiale giudiziario, si è ritrovato circondato dalla Polizia di Stato mentre cercava di dileguarsi dopo aver conquistato un bottino di circa 4.000 euro.
È accaduto nel quartiere Esquilino. Il raggiro era cominciato con una telefonata in apparenza credibile. Dall’altra parte della cornetta, un sedicente maresciallo dei Carabinieri della Stazione Nomentana comunicava alla vittima, una donna di 68 anni, che la sua auto era stata utilizzata per mettere a segno una rapina. L’anziana avrebbe dovuto chiarire subito la sua posizione per evitare gravi conseguenze sotto il profilo penale. Poi le domande insistenti e sospette sui gioielli e sul danaro in contanti custodito in casa. Il tempo di restare al telefono e qualcuno ha suonato alla porta.
Il giovane, presentatosi “travestito” da ufficiale giudiziario, ha guadagnato immediatamente la fiducia della donna e l’accesso alla sua abitazione. Nel giro di pochi minuti, i 4.000 euro che la vittima aveva lasciato su una mensola sono spariti insieme al giovane, che nel frattempo era sceso di corsa per le scale. Le urla della vittima hanno richiamato una pattuglia del Commissariato Esquilino che, con l’aiuto di un testimone, ha bloccato il giovane in pochi secondi, trovandolo ancora in possesso del bottino. Dal suo telefono gli agenti hanno ricostruito il copione della truffa e le comunicazioni con il complice. Il ragazzo, di origine partenopea, è stato arrestato e condotto al C.P.A. “Virginia Agnelli”. La Procura per i Minorenni ha ottenuto la convalida dell’arresto e il collocamento in comunità. Sono in corso accertamenti per individuare altri eventuali responsabili.