CALCIO - SERIE A

Il momento magico della Roma, Gasperini: “Grinta, cuore e sudore”

Giallorossi primi e i tifosi sognano lo scudetto aspettando Dybala

Il momento magico della Roma, Gasperini: “Grinta, cuore e sudore”

Grinta, cuore e sudore. Gli ingredienti del Gian Piero Gasperini mago ritratto in un murales a la Garbatella. “Sono tre elementi indispensabili, ma aggiungiamo un po’ di sale”, ha detto scherzando dopo la vittoria sulla Cremonese che lancia la Roma al primo posto in solitaria. Una squadra che sta plasmando a sua immagine e somiglianza, portando i tifosi a sognare il quarto scudetto della sua storia. E ai giallorossi per continuare a sognare, almeno a detta di Gasperini, serve dormire ancora un po’. Non svegliarsi adesso, consapevole che le difficoltà arriveranno e che i miracoli non esistono, così come sono pochi i sogni che si avverano.

In società, però, c’è anche chi le favole le ha scritte perché Gian Piero ha trasformato l’Atalanta in una big della Serie A, trascinandola fino alla vittoria dell’Europa League nel 2024, mentre Ranieri la storia l’ha scritta in Inghilterra con il Leicester qualche anno prima. Un campionato vinto nel 2016 contro super potenze mondiali come Chelsea, Arsenal, Liverpool o le squadre di Manchester, valso il titolo di ‘Sir’. E allora come impedire ai tifosi giallorossi di sognare oggi, quando Gasperini e Ranieri lavorano per lo stesso obiettivo, seppur in ruoli diversi. Ma se la Roma nel 2025 non ha rivali, lo dicono i numeri, è soprattutto merito loro, a cominciare da Ranieri, chiamato un anno fa per risollevare una squadra a un passo dalla Serie B e condotta quasi fino alla Champions. Poi è toccato a Gasperini, scelto dallo stesso Ranieri e diventato nel frattempo consulente dei Friedkin, proseguire il lavoro.

Un lavoro che dopo 12 giornate porta la Roma in vetta alla classifica con 27 punti e la firma è quella di Gasperini, un allenatore che ha saputo calarsi in una realtà diversa da Bergamo, riuscendo anche a vivere la città. Spesso, infatti, è stato incrociato dai tifosi nei ristoranti della Capitale, quegli stessi tifosi che oggi sognano lo Scudetto che manca dal 2001. “Ma siamo ancora a novembre, siamo all’inizio, dobbiamo rimanere con i piedi per terra e continuare così”, dice Gianluca Mancini, insignito del Premio Beppe Viola. Per questo per il difensore giallorosso la sfida di domenica prossima all’Olimpico con il Napoli non sarà una sfida Scudetto. “E’ troppo presto per usare queste parole”, le parole del difensore, certo però che il primo posto della sua Roma non sia frutto del caso. “Se siamo lì è per merito – prosegue – E tutte le gare sono state sudate”.

Lo saranno anche le prossime, prima giovedì in Europa League con il Midtjylland e poi domenica con il Napoli. Due partite che vedranno altrettanti recuperi, quelli di Bailey e Dybala, tornati ad allenarsi parzialmente in gruppo. L’argentino soprattutto vuole essere titolare contro il Napoli, nonostante chi lo ha sostituito fino a oggi non lo abbia fatto rimpiangere. Stiamo parlando di Matias Soulé, bomber della squadra giallorossa con 5 reti, di cui 4 in campionato e l’ultima proprio contro la Cremonese. Sfida nella quale si è sbloccato anche Evan Ferguson e la Roma, per la prima volta in stagione, è riuscita a fare più di due gol. Insomma, la ‘bacchetta’ del mago Gasperini sta trasformando anche quel reparto che fino a qualche giornata fa stentava, mentre ora pare volare, di pari passo a una squadra che sogna e non svuole svegliarsi.