gli accertamenti

Scavi casa del Jazz, l’ex giudice Muntoni: “Da 29anni chiedo scavi anche per cercare Adinolfi”

L'obiettivo è capire cosa possa nascondersi sotto la Casa del Jazz"

Scavi casa del Jazz, l’ex giudice Muntoni: “Da 29anni chiedo scavi anche per cercare Adinolfi”

“Questa attività non è solo sul giudice Adinolfi. L’obiettivo è capire cosa si possa nascondere nell’antica e storica galleria che è sotto la Casa Jazz che trovammo trent’anni fa interrata. L’idea è che sia stata interrata per nascondere qualcosa ma c’è anche una botola di acceso che permetteva un recupero”. E’ quanto afferma l’ex giudice Guglielmo Muntoni, ora presidente dell’Osservatorio sulle politiche per il contrasto alla criminalità economica della Camera di Commercio di Roma, da cui è partita la richiesta di effettuare verifiche all’interno della Casa del Jazz.    “Lì potevano esserci cose che si potevano poi recuperare: la prima ipotesi è stata quella di armi, esplosivi e preziosi o documenti. Poi astrattamente potremmo trovare dei corpi e uno dei corpi ipotizzati è quello del giudice Paolo Adinolfi: è una cosa che chiedo da 29 anni”, aggiunge

“E’ una iniziativa che sollecito da 29 anni, l’avevo già segnalata in passato alla Procura di Perugia proprio con l’ipotesi del giudice scomparso – aggiunge -.. All’epoca trovammo la galleria interrata e il costo per gli scavi era notevole, ma ora abbiamo i fondi. Adesso si è offerta la Confcooperative con la Camera di Commercio in base ad una ipotesi del tutto diversa”. Il magistrato poi aggiunge che 29 anni fa ci fu il primo accesso. “Ci si è accorti di questa galleria interrata non a causa di una frana ma per del terreno portato lì per chiudere l’ingresso. La mia idea è che la botola di accesso servisse ai componenti della Banda della Magliana per tornarci passata la tempesta degli arresti e dei sequestri. Quella di Adinolfi è una ipotesi astratta mentre più concreta quella di armi ed esplosi e quindi la competenza dell’attività è della Prefettura. Se poi dovessero emergere elementi di interesse investigativo scatterebbe la competenza di Perugia nel caso Adinolfi, di Roma negli altri casi”.