Gli inquirenti che indagano sul crollo parziale della Torre dei Conti, avvenuto lunedì nella zona dei Fori Imperiali, lanciano un appello ai cittadini: chi era presente nei momenti del primo cedimento e ha ripreso la scena con il cellulare è invitato a farsi avanti. “Chi ha visto, parli”, è il messaggio diffuso dagli investigatori, che sperano di poter contare su nuove immagini o testimonianze dirette per chiarire la sequenza degli eventi che hanno portato al cedimento dell’antico edificio di largo Corrado Ricci.
L’invito a collaborare con i Carabinieri
Le persone che dispongono di filmati o che hanno assistito al crollo sono invitate a contattare i carabinieri della Compagnia Roma Centro, a cui è stata delegata l’indagine. Gli investigatori confidano che i contributi dei cittadini possano rivelarsi decisivi per comprendere le cause del cedimento e ricostruire con maggiore precisione la dinamica dell’incidente.
Un’inchiesta complessa e ancora contro ignoti
Sul fronte giudiziario, il procedimento — coordinato dagli aggiunti Giovanni Conzo e Antonino Di Maio — resta al momento a carico di ignoti. I magistrati attendono i primi risultati della consulenza tecnica affidata a un team di ingegneri strutturisti, incaricati di stabilire le cause del collasso parziale.
Documenti acquisiti e verifiche amministrative
Gli inquirenti stanno acquisendo atti e documenti presso il Campidoglio e la Sovrintendenza per ricostruire l’intero iter amministrativo legato ai lavori di restauro. Al centro dell’attenzione, il decreto del 2022 con cui era stato definito l’intervento di consolidamento. L’obiettivo è verificare se siano state rispettate tutte le prescrizioni di legge e se le opere in corso fossero adeguate alla delicatezza della struttura.
Ascolti e accertamenti tecnici in arrivo
Nei prossimi giorni verranno ascoltati i titolari delle tre ditte coinvolte nel restauro, insieme a chi, nei mesi scorsi, aveva segnalato possibili criticità. Saranno inoltre convocati i tecnici che hanno firmato le relazioni di sicurezza strutturale della Torre dei Conti, per accertare se i controlli eseguiti abbiano realmente garantito la stabilità dell’edificio prima del cedimento.