Sono accusati di manomissioni agli sportelli atm. I Carabinieri del Gruppo di Frascati, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre uomini di nazionalità romena, indagati per associazione a delinquere finalizzata al furto informatico e tentato furto ai danni di bancomat. L’inchiesta ha fatto luce su una serie di furti con la tecnica del “Jackpotting”, già usata in altri paesi, che prevede la manipolazione fisica degli sportelli ATM e l’inserimento di malware per far erogare denaro indebitamente.
L’attività investigativa è partita da due tentativi di furto a un bancomat di Roma, in via Casilina, dove i malviventi avevano danneggiato l’ATM e cercato di farlo erogare denaro. Le indagini, condotte dai Carabinieri di Tor Bella Monaca, hanno portato a riscontri gravi sull’esistenza di un’organizzazione criminale transnazionale, con due degli arrestati già coinvolti in reati simili in Belgio.
I tre indagati sono accusati di aver manomesso gli sportelli ATM, utilizzando dispositivi che permettono di collegare il sistema informatico dell’ATM al malware, forzando la macchina a erogare contante.
Due degli arrestati erano già sotto indagine in Belgio per reati simili, con un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità belghe.