“Esprimo apprezzamento per il compromesso raggiunto dai ministri europei dell’ambiente, sulla Climate Law che prevede l’abbattimento al 2040 del 90% delle emissioni di gas climalteranti rispetto al 1990. Il ruolo di pungolo svolto dal governo italiano, grazie anche al lavoro del ministro Gilberto Pichetto Fratin, ha contribuito affinché la legge sul clima venisse dotata di margini di flessibilità grazie a progetti ambientali e di cattura della CO2 da realizzarsi fuori dalla UE”.
E’ quanto dichiara l’Europarlamentare di FDI-ECR, Nicola Procaccini, responsabile ambiente del partito e co-presidente dei conservatori al Parlamento europeo.
“Il problema principale, infatti, è che le emissioni di CO2 nel mondo continuano a salire, malgrado siano crollate nella UE che tutta insieme ne sviluppa appena il 7%. Per questa diminuzione i popoli europei stanno già pagando un prezzo altissimo in termini di competitività ed è giusto che sia stata inserita una clausola di revisione in base all’andamento economico dei prossimi anni. Anche lo slittamento di un anno dell’ETS 2 va in questo senso e può alleviare le sofferenze dell’industria europea. Infine, per la prima volta vengono citati nella normativa i biocarburanti in un’ottica di neutralità tecnologica, che per noi conservatori rappresenta la bussola strategica affinché lo sviluppo sia sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche da quello economico e sociale “.