Questa mattina l’Idroscalo di Ostia ha ricordato Pier Paolo Pasolini, a cinquant’anni dalla sua tragica morte. La cerimonia si è svolta nel Parco Letterario Pasolini, all’interno dell’oasi del Centro Habitat Mediterraneo della Lipu, proprio nel punto dove il poeta e intellettuale fu ritrovato senza vita.
Al fianco della stele realizzata dall’artista Mario Rosati, è stata deposta una corona d’alloro di Roma Capitale, rappresentata dall’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, insieme al presidente del Consiglio del Municipio Roma X, Giampaola Pau. Presenti anche il presidente della LIPU, Alessandro Polinori, Franca Vannini della Comunità Foce del Tevere e circa un centinaio di cittadini, amici e ammiratori del poeta, che hanno accompagnato la commemorazione con letture di testi e poesie.
Smeriglio ha ricordato il legame profondo di Pasolini con Roma, definita la sua città d’adozione: “Qui ha costruito una mappa e un linguaggio delle borgate e delle periferie. Roma Capitale quest’anno lo celebra con cento eventi in sessanta giorni, dando parola a tutti e cercando di cogliere anche le visioni scomode. Oggi non celebriamo, ma interpretiamo il contemporaneo attraverso le sue parole”.
Per la presidente del Consiglio Municipale Roma X, Giampaola Pau, la stele all’Idroscalo rappresenta “il segno della tragedia totale, ma anche la speranza di una rinascita”, ricordando l’importanza dell’opera e del film ‘Amore Tossico’ di Carlo Callegari.