Atti osceni in luogo pubblico aggravati dalla presenza di un minore nella sala colloqui di un penitenziario romano. È l’accusa di cui dovrà rispondere una donna di 37 anni, detenuta nella sezione femminile del carcere romano di Rebibbia, che durante un colloquio in carcere con il marito, a cui era presente anche il figlio minore della coppia, avrebbe avuto un rapporto sessuale con l’uomo. La donna, secondo quanto apprende LaPresse, è stata denunciata dalla polizia penitenziaria, che dal sistema di videosorveglianza aveva visto la scena.
Il fatto sarebbe stato commesso il 19 settembre del 2024. Il marito, secondo quanto ricostruito dalla penitenziaria, dopo essersi abbassato i pantaloncini, avrebbe fatto sedere la moglie sopra di lui, che nel frattempo si era alzata i vestiti. sesso durante colloquio in carcere davanti a figlio, detenuta a processo Roma, 30 ott. (LaPresse) – Atti osceni in luogo pubblico aggravati dalla presenza di un minore nella sala colloqui di un penitenziario romano. È l’accusa di cui dovrà rispondere una donna di 37 anni, detenuta nella sezione femminile del carcere romano di Rebibbia, che durante un colloquio in carcere con il marito, a cui era presente anche il figlio minore della coppia, avrebbe avuto un rapporto sessuale con l’uomo. La donna, secondo quanto apprende LaPresse, è stata denunciata dalla polizia penitenziaria, che dal sistema di videosorveglianza aveva visto la scena.
Il fatto sarebbe stato commesso il 19 settembre del 2024. Il marito, secondo quanto ricostruito dalla penitenziaria, dopo essersi abbassato i pantaloncini, avrebbe fatto sedere la moglie sopra di lui, che nel frattempo si era alzata i vestiti. L’atto sarebbe stato poi interrotto dai secondini che sono entrati nella sala dei colloqui. Questa mattina, la donna è comparsa in aula nel tribunale di piazzale Clodio, davanti al pubblico ministero Gianluca Mazzei a al giudice monocratico, per il processo.Questa mattina, la donna è comparsa in aula nel tribunale di piazzale Clodio, davanti al pubblico ministero Gianluca Mazzei a al giudice monocratico, per il processo.