A Rieti, mentre si continua a indagare sull’agguato al pullman dei tifosi del Pistoia basket di domenica scorsa, costato la vita all’autista Raffaele Marianella, si è aggiunto un nuovo fronte investigativo legato all’inquietante striscione, apparso su uno dei cancelli del PalaSojourner, dove si era disputata la partita culminata con la sassaiola mortale. Sullo striscione c’era scritto, con caratteri definiti in gergo ‘fasciofont’: ‘Nascondetevi infami sappiamo chi siete’. La Digos, che indaga sull’accaduto, oltre a sospettare che fosse rivolto a chi sta collaborando alle indagini, ha compiuto una serie di perquisizioni, una delle quali nella sede degli ultrà ‘Bulldog’ della curva reatina. Secondo quanto ha appreso l’ANSA, dietro il gesto potrebbe esserci la mano di un gruppo di ultrà romani, vicini a uno dei tre tifosi della Sebastiani finiti in manette per l’agguato al pullman. La Polizia sta visionando i filmati delle telecamere alla ricerca di elementi utili.
Si indaga anche sulla fattura dello striscione, diversa rispetto a quelli realizzati in passato dagli ultrà reatini. La Digos ha proceduto d’iniziativa, ma una dettagliata informativa sulla vicenda è attesa in Procura nelle prossime ore. Intanto il questore di Rieti, Pasquale Fiocco, ha emesso 3 Daspo nei confronti di altrettanti tifosi pistoiesi che all’esterno della curva ospiti, durante l’intervallo tra il secondo ed il terzo quarto, hanno forzato le barriere mobili per tentare di entrare in contatto con gli ultrà reatini. Uno dei tre (5 anni di Daspo per lui) ha colpito con un violento calcio al ginocchio un agente di Polizia e una volta identificato è stato denunciato. Gli altri due (3 anni di Daspo per loro), con volto travisato, hanno invece cercato di impedire l’identificazione dell’aggressore.
Sul fronte delle indagini per l’agguato non ci sono sostanziali novità, la Polizia sta valutando le posizioni degli altri ultrà che si trovavano nella zona, ma la notizia di un quarto indagato al momento non ha trovato conferme. Per domani, domenica 26 ottobre, a una settimana dal tragico evento, il vescovo di Rieti, mons. Vito Piccinonna, ha promosso una fiaccolata silenziosa che alle 18.15 da Contigliano (Rieti) raggiungerà il luogo dell’agguato. “L’evento tragico della scorsa domenica ha scosso tutti. Vediamo una comunità disorientata, sorpresa da qualcosa che si credeva non potesse accadere nella tranquilla Rieti. La realtà ci ha smentito e ora ci interroga: su noi stessi, su come reagire, sulle cose da fare” ha detto in un appello all’ANSA mons. Piccinonna. “Lasciarsi andare a facili condanne non sarà di aiuto – prosegue il Vescovo di Rieti -. La rabbia è inevitabile, ma non va assecondata. Piuttosto occorre trovare le ragioni per restare uniti, anche mettendo per un attimo da parte le parole. La fiaccolata silenziosa sarà un modo per condividere il dolore dei familiari e degli amici di Raffaele Marianella e insieme affrontare lo sgomento della nostra comunità, accendendo luci dove si è fatto più buio. Il silenzio e la preghiera ci aiuteranno a ritrovarci, a capire dove siamo arrivati e come, a trovare il modo di ripartire tenendo conto delle nuove generazioni”.