l'inchiesta

Agguato al bus, proseguono le indagini sullo striscione

Perquisita dalla Digos la sede degli ultrà 'Bulldog Rieti'

Agguato al bus, proseguono le indagini sullo striscione

Procedono a ritmo serrato, ma nel massimo riserbo, le indagini nate in seguito all’esposizione, venerdì mattina, di uno striscione, con la scritta ‘Nascondetevi infami sappiamo chi siete’, appeso su uno dei cancelli del PalaSojourner, lo storico palazzo dello sport dove domenica scorsa si è disputata la partita Pistoia-Rieti culminata con l’agguato al pullman dei tifosi pistoiesi e la morte dell’autista Raffaele Marianella. Il messaggio, scritto con caratteri definiti in gergo ‘fasciofont’, si sospetta fosse rivolto a chi sta collaborando con gli inquirenti nell’ambito dell’indagine principale che ha portato all’arresto dei tre ultrà reatini accusati della morte di Marianella.

Nel pomeriggio di venerdì la Digos ha compiuto una serie di perquisizioni e una di queste, secondo quanto ha appreso l’ANSA da fonti giudiziarie, avrebbe riguardato i locali della sede degli ultrà ‘Bulldog’ della curva reatina, in via del Terminillo, a poca distanza dal palazzo dello sport. La Digos ha acquisito anche le immagini registrate da alcune telecamere nella stessa zona. Al momento la Questura non ha reso noto particolari riguardanti le perquisizioni compiute ieri. Il questore, Pasquale Fiocco, sempre ieri mattina, nel corso della conferenza stampa tenuta con il procuratore Paolo Auriemma per fare il punto sull’agguato, parlando dello striscione, ha detto che la situazione “è sotto controllo” e “l’attenzione è massima”, aggiungendo che il gesto “non deve farci preoccupare troppo” perché “ce lo aspettavamo”, definendo il gesto “fisiologico”.