Confisca da 5 milioni di euro al ristoratore dei vip
L'imprenditore vicino alla cosca di ’ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli

Cinque milioni di euro. A tanto ammonta il patrimonio confiscato ad un imprenditore, Davide Boncompagni ristoratore dei vip vicino alla cosca di ’ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli. Ad eseguire il provvedimento è stata la Divisione Anticrimine della Questura di Roma. L’uomo è attualmente detenuto in esecuzione di pena divenuta definitiva. La misura costituisce l’esito di indagini avviate nel novembre del 2023 con l’esecuzione del provvedimento di sequestro, di attività economiche, disponibilità finanziare ed altri beni, accumulati dall’imprenditore, anche attraverso familiari prestanome, in valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati al fisco. Quel sequestro oggi è diventato confisca. L’imprenditore, che è stato attivo nel campo dell’edilizia, parallelamente, si era inserito in strutturate attività di traffico di droga favorendo la latitanza di un esponente di spicco della cosca ALVARO di Sinopoli ospitandolo presso la sua abitazione, mantenendo contatti diretti con un broker romano finalizzati all’importazione di ingenti quantitativi di stupefacenti dal sud America.
La confisca
I notevoli proventi illeciti derivanti dal narcotraffico sono stati dallo stesso reinvestiti in società e nell’acquisizione di ulteriori utilità, tra cui immobili, imbarcazioni di valore e cavalli da corsa. La confisca, è stata eseguita a Roma, nella località Infernetto, e a Santa Teresa di Gallura (SS)