Un dramma che ha sconvolto l’Italia, passato alla storia per la sua brutalità, e un processo che la storia l’ha cambiata per la sua brutalità, perché ha cambiato per sempre l’idea dell’impunibilità rispetto ad alcuni reati, e ha portato in seguito a un cambiamento epocale nella legge. Ricorrono oggi 50 anni dal massacro del Circeo. Rosaria Lopez aveva 19 anni, Donatella Colasanti ne aveva 17. I loro carnefici erano tre rampolli delle famiglie romani benestanti: Andrea Ghira, Angelo Izzo e Gianni Guido. Il 29 settembre del 1975 Guido e Izzo propongono alle due ragazze di andare a una festa e arrivano al Circeo, in una villa di proprietà di Ghira che li attende. Fino alla sera del 30 settembre Rosaria Lopez e Dontella Colasanti vengono picchiate, stuprate e torturate. Rosaria viene uccisa, Donatella riesce a resistere anche alle botte con una spranga di ferro, e si salva fingendosi morta. Le due giovani vengono quindi trasportate nel bagagliaio di una Fiat 127 e lasciano l’auto in via Pola, dove un metronotte riesce a sentire le flebili richieste di aiuto di Donatella Colasanti.
Izzo e Guido vengono subito arrestati, Ghira invece riesce a fuggire e la sua latitanza resta ancora oggi piena di interrogativi. Il processo, che in primo grado si è concluso con l’ergastolo per tutti e tre, mentre in secondo grado la pena è stata ridotta a 30 per Guido, ha rappresentato un punto di svolta: lo stupro, che con il Codice Rocco veniva considerato un reato contro la morale, nel 1996 divenne un reato contro la persona con la legge n.66 del 15 febbraio. Una conquista raggiunta grazie alla determinazione di Donatella Colasanti, che non ha mai smesso di combattere. La sua casa oggi ospita un centro antiviolenza, e porta il suo nome anche il centro antiviolenza inaugurato a Sezze nel 2024. Oggi nella piazzetta Nicolosi in via Corridone a Latina è stato organizzato l’evento “Si chiamava Donatella come me”, organizzato dal Centro Donna Lilith di Latina in collaborazione con lo Spazio culturale Nicolosi e il patrocinio di Comune di Latina e Ater. Una rappresentazione che ripercorre la vicenda giudiziaria, la vita e le poesie di Donatella Colasanti.