Il sito Phica.eu, attivo dal 2005 e oggi oscurato, è finito al centro di una gravissima inchiesta giudiziaria condotta dalla Procura di Roma, che ipotizza il reato di estorsione aggravata. L’indagine ruota attorno a un uomo identificato dagli inquirenti come Vittorio Vitiello, 45 anni, residente a Firenze e nato a Pompei, attualmente considerato il gestore del sito.
🔍 COSA FACEVA IL SITO PHICA
Pubblicava foto intime di donne, famose e non, spesso senza il loro consenso.
Alcune immagini erano rubate o scattate di nascosto; in alcuni casi si trattava di minorenni.
Le foto venivano caricate da utenti registrati, che spesso le commentavano in modo sessista e offensivo.
Le vittime non avevano dato il consenso alla diffusione delle immagini, che spesso non avevano mai pubblicato.
🧾 LE ACCUSE
Estorsione: le donne colpite ricevevano richieste di denaro (250-1000 € al mese) per la rimozione delle foto.
I pagamenti dovevano avvenire in bitcoin, PayPal o bonifico tramite amici e familiari.
In alcuni casi, chi gestiva il sito si sarebbe falsamente spacciato per collaboratore della Polizia Postale, usando pseudonimi come Bossmiao, Phicamaster, Phicanet, Miao.
👮♂️ L’INCHIESTA
La Procura di Roma e la Polizia Postale sono attualmente impegnate nel:
Identificare con certezza i responsabili;
Scoprire i meccanismi di pubblicazione e chi postava le immagini;
Individuare chi gestiva le richieste estorsive e i conti utilizzati.
👤 CHI È VITTORIO VITIELLO
45 anni, nato a Pompei, residente a Firenze.
Proprietario di Lupotto Srls, società fondata a Genova nel 2023 per fare campagne pubblicitarie tramite influencer.
La società ha fatturato 150.000 € nel 2023 e nel 2024, con utili netti di 69.000 e 65.000 euro.
Secondo l’esperto di cyberintelligence Alex Orlowsky, sarebbe proprio lui ad aver organizzato il giro di estorsioni.
📣 REAZIONE PUBBLICA E VITTIME COINVOLTE
Alcune delle immagini pubblicate riguardavano anche donne famose, tra cui:
Chiara Ferragni, Chanel Totti, Paola e Chiara,
Giornaliste televisive e politiche come Giorgia Meloni, Alessandra Moretti, Lia Quartapelle, Alessia Morani.
Alcune di loro hanno presentato denuncia pubblicamente, facendo esplodere il caso mediatico.
Il sito è diventato oggetto di forte dibattito anche in seguito allo scandalo simile del gruppo Facebook “Mia Moglie”.
📌 COMMENTI PUBBLICI E CRITICHE
Il filosofo Gianfranco Pellegrino ha osservato come un sito simile contro uomini politici non esisterebbe, perché sarebbe “considerato un attacco allo Stato”.
La scrittrice Letizia Pezzali sottolinea che solo alle donne è chiesta autocritica sull’uso delle foto online, evidenziando una profonda asimmetria di genere.
📅 PROSSIMI PASSI
Oggi è prevista una riunione in Procura per definire i prossimi sviluppi.
L’inchiesta potrebbe presto estendersi ad altri soggetti coinvolti, inclusi coloro che hanno postato contenuti o effettuato i pagamenti.