Il Campidoglio dice basta alla selva di cartelli pubblicitari che negli anni hanno invaso la Capitale, e in particolare il centro storico: saranno ridotti di un quarto, saranno sempre di più a led, spariranno quelli più piccoli mentre nei grandi spazi sulle consolari potranno essere più grandi. Basta anche con il volantinaggio, che produce inquinamento e cartacce. La giunta di Roberto Gualtieri ha approvato il nuovo Testo Unico della Pubblicità per la Città Eterna, un documento che riordina e rinnova l’intero sistema delle pubbliche affissioni. “Roma attendeva questo regolamento da oltre quindici anni – afferma l’assessora alle Attività Produttive Monica Lucarelli – è un passo decisivo per rimettere al centro il valore dello spazio pubblico”. Ora il Testo Unico passerà al vaglio dell’Assemblea Capitolina, ma c’è voglia di fare presto: “Contiamo di avviare l’iter di gara entro il primo trimestre del 2026” spiega l’assessora.
La riforma, sottolinea il Comune, era davvero necessaria. Il romano spesso non ci fa più caso, ma le vie della città sono spesso disseminate di cartelli pubblicitari, autorizzati negli anni e mai più rivisti. In molti casi i cartelli non aiutano a godere della bellezza delle vie del centro storico, e appesantiscono il paesaggio anche nei quartieri residenziali. Al momento la superficie pubblicitaria autorizzata sugli impianti su suolo pubblico è di 110.554 metri quadrati: grazie al nuovo Testo il Campidoglio ne taglierà il 25,37%, fissando un tetto massimo a 82.500 metri quadrati. Il taglio più incisivo arriverà nei Municipi I, II, III, V e VII, che sono i più oberati dai cartelloni. L’idea è riequilibrare il rapporto tra pubblicità e residenti, per tutelare il paesaggio urbano.
Si interverrà anche sulle dimensioni dei cartelloni: via via si andranno eliminando quelli di piccolo formato, che da soli sono pari a un decimo dell’intera superficie. E’ il caso, per esempio, dei tanti cartelli spuntati come funghi negli anni in centro storico. Gli impianti piccoli saranno accorpati, mentre in periferia grazie ancora agli accorpamenti si potranno installare – a parità di superficie complessiva – anche cartelloni più grandi: sulle consolari all’esterno delle Mura Aureliane arriveranno i 4×3, mentre al di fuori della Fascia Verde anche i 6×3. Il riordino sarà regolato dai nuovi 15 Piani di Localizzazione, uno per Municipio. In generale, però, si preferirà l’impiego di pannelli a led dismettendo i vecchi impianti a parete.
Novità anche sul piano della semplificazione amministrativa: sarà potenziato lo sportello dedicato, per la gestione completamente telematica delle pratiche. “Abbiamo finalmente introdotto un principio di trasparenza e ordine in un ambito che, per troppo tempo, è rimasto senza regole chiare – afferma ancora l’assessora Lucarelli – è una visione di città. Una città che sceglie con consapevolezza come comunicare, dove raccontarsi e in che modo valorizzare il proprio paesaggio urbano. Questo Regolamento cambia il paradigma: lo spazio pubblico non è una giungla di messaggi, ma un bene comune da proteggere. Riduciamo, riordiniamo, riequilibriamo. Non per limitare, ma per dare valore: a chi comunica con qualità, a chi lavora rispettando le regole e a una città che merita coerenza e bellezza”.