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Pnrr: nella Capitale avviato o concluso il 91% dei progetti

Relazione sul tavolo di Gualtieri, 284 piani per 1,13 miliardi

Pnrr: nella Capitale avviato o concluso il 91% dei progetti
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Al 30 giugno 2025 si contano a Roma 284 progetti del Pnrr finanziati, per un valore complessivo di 1,136 miliardi di euro; circa il 91% risulta avviato o concluso con un avanzamento economico dell'86,6%. Si segnalano criticità solo per tre scuole, i cui lavori saranno quasi sicuramente finanziati con fondi ordinari e non con il Pnrr. E' quanto emerge dalla relazione semestrale inviata al sindaco Roberto Gualtieri dal presidente della commissione capitolina Pnrr Giovanni Caudo.

La relazione, la settima dall'inizio del mandato, è stata inviata anche alla presidente dell'Assemblea Capitolina Svetlana Celli e all'assessore al Pnrr Giuseppe Battaglia, e dà conto dei primi sei mesi dell'anno in cui, spiega Caudo, "la commissione ha proseguito il lavoro di monitoraggio e verifica dell'andamento dei cantieri per la realizzazione degli investimenti finanziati dal Pnrr con 18 sedute svolte, per un totale di 114 riunioni dalla sua istituzione. Le attività si sono concentrate su diversi ambiti strategici: il piano per asili nido e scuole, la realizzazione dei poli civici, il rafforzamento della mobilità ciclistica e il programma Caput Mundi (la tranche 'giubilare' del Pnrr, ndr).

Nella seduta congiunta con la commissione Ambiente a giugno la commissione Pnrr "si è occupata degli investimenti in corso sulle Mura Aureliane e sono stati individuati, d'intesa con l'assessora Sabrina Alfonsi, due stralci del progetto Cento Parchi. Si tratta in particolare del progetto su via di Porta Ardeatina e su Porta San Sebastiano, che consentono di realizzare il Parco Lineare delle Mura nell'arco Sud, da Testaccio a San Giovanni. C'è l'impegno a finanziare questi due stralci con 4,6 milioni di euro nel prossimo bilancio, a novembre".

"Come più volte evidenziato - commenta Caudo - la commissione speciale ritiene fondamentale avviare da subito la pianificazione delle azioni successive alla scadenza del Pnrr, al fine di scongiurare il rischio che, una volta conclusi i lavori nel giugno 2026, la carenza di risorse e l'assenza di strategie condivise compromettano la tenuta e la valorizzazione degli interventi realizzati. È quindi indispensabile impegnarsi per garantire continuità alle trasformazioni in corso, consolidando i risultati ottenuti e pianificando il loro futuro sviluppo"