Regione Lazio

Approvvigionamento idrico, approvato l'emendamento

L'intervento permette alle strutture che non possono essere allacciate alla rete pubblica, di approvvigionarsi tramite impianti autonomi

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Il Consiglio regionale del Lazio, nell’ambito della manovra di assestamento di Bilancio, ha approvato un emendamento che disciplina l’approvvigionamento idrico autonomo delle strutture ricettive. La nuova disposizione riguarda la legge regionale n. 13 del 2007 sull’organizzazione del sistema turistico laziale.

Tale intervento permette alle strutture che non possono essere allacciate alla rete idrica pubblica – perché situate in zone non raggiunte dal servizio – di approvvigionarsi tramite impianti autonomi o forniture da soggetti privati, purché le acque siano dotate di certificazione di idoneità al consumo umano secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

L'intervento dell'assessore Palazzo

«Colmiamo un vuoto normativo che, fino ad oggi, penalizzava ingiustamente le strutture ricettive situate in aree non servite da un acquedotto pubblico, dice l’assessore regionale Elena Palazzo. In tal modo si creano le condizioni per uno sviluppo più omogeneo dell’offerta turistica regionale. La modifica legislativa si applica sia alle strutture ricettive già esistenti, sia a quelle di nuova attivazione, e consente anche a soggetti privati in possesso di fonti idriche regolarmente certificate – come pozzi autonomi – di fornire acqua potabile alle strutture di destinazione tramite proprie condotte.