VIA LIBERA DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Roma Capitale, approvato il disegno di legge: "Avrà potestà legislativa e autonomia finanziaria"

Da anni si discute del provvedimento. Roma vicina alle grandi capitali europee.

Roma Capitale, approvato il disegno di legge: "Avrà potestà legislativa e autonomia finanziaria"
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Undici materie su cui Roma, in quanto Capitale, avrà poteri legislativi: trasporto pubblico locale; polizia amministrativa locale; governo del territorio; commercio; valorizzazione dei beni culturali e ambientali; promozione e organizzazione di attività culturali; turismo; artigianato; servizi e politiche sociali; edilizia residenziale pubblica; organizzazione amministrativa di Roma Capitale. È il cuore del ddl costituzionale approvato oggi dal Consiglio dei ministri e che permetterà al prossimo sindaco di Roma una maggiore autonomia. “Un tema di cui si discute da svariati decenni, ma che nessuno prima di noi aveva avuto il coraggio, la determinazione di affrontare concretamente”, ha commentato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Il sindaco Roberto Gualtieri si è detto soddisfatto per l’approvazione di un testo che “segna una svolta e una forte volontà da parte del governo di rilanciare questo processo di riforma” e sul quale “c’è stata una interlocuzione serrata che ha portato a un affinamento del testo che considero condiviso e condivisibile”.

In particolare il provvedimento consente alla Capitale di dotarsi di leggi locali nelle materie individuate, ma non interrompe il percorso di legge ordinaria per la riforma dei poteri della Capitale. “La riforma prevede anche una successiva legge”, ha spiegato la premier Meloni. Sul punto il sindaco Gualtieri ha auspicato che prosegua il dialogo e il confronto. “L’auspicio è che la legge ordinaria marci in parallelo con quella costituzionale, con lo stesso spirito di condivisione – ha detto Gualtieri -. Assicuro il massimo supporto e collaborazione e sono fiducioso che se ci sarà questo spirito ci sarà un ampio consenso parlamentare per portare a compimento questo percorso entro la fine di questa legislatura. L’auspicio condiviso con la premier, anche se ciascuno parla per se, sono i tempi di questa legislatura (2027, ndr). Sono molto stretti per una riforma costituzionale che comincia adesso, quindi è chiaro che una forte condivisione è davvero fondamentale”.

La stima di risorse necessarie da destinare alla Capitale per le funzioni ordinarie è di circa un miliardo. “Tuttavia, con nuove funzioni, ci sarebbero anche risorse aggiuntive. C’è l’ambito delle funzioni ordinarie e quello dei grandi investimenti, che devono proseguire, abbiamo avuto un periodo di grandi investimenti ma non può essere a sprazzi”, ha sottolineato Gualtieri. Un punto da dirimere sarà quello del decentramento su cui una parte del centrodestra immagina una riforma che dia piena autonomia ai Municipi. Bisognerà infatti “stabilire il nuovo ruolo che dovranno avere i municipi nell’assetto futuro della città”, ha chiarito Meloni. Tuttavia secondo il sindaco “il decentramento è una funzione importante che non deve andare a scapito dell’unità dalla città. Sono contrario – ha spiegato Gualtieri – a una frammentazione eccessiva che renderebbe complicata la gestione dei servizi, per esempio avere 15 stazioni appaltanti una per municipio per la manutenzione stradale complicherebbe le cose”.

Sul fronte politico la maggiore autonomia del prossimo sindaco rende più appetibile la competizione elettorale del 2027. Secondo Gualtieri però “è già appetibile fare il sindaco di Roma, almeno per me lo è. È una attività che mi piace molto, è appassionante anche se molto faticosa. Ho sempre dubitato dell’idea che nessuno vuole fare il sindaco di Roma. Non mi sembra che sia così. Ci sono sempre dei candidati e penso che ci saranno a prescindere. È bene che sia così, sarebbe molto noioso se non ci fosse una vivace competizione elettorale”.