Aveva debiti e precipitò dal balcone, per il pm è omicidio
Il decesso il 2 luglio dopo lite col creditore
Un volo tragico dalla finestra della propria abitazione. Una palazzina di due piani in via Pietro Cardella, nella zona di Grotte Celoni a Roma, a due passi da Tor Bella Monaca. È morto così Adriano Gneo, 48 anni. È stato trovato privo di vita sull'asfalto nel tardo pomeriggio del 2 luglio scorso. Un episodio dai contorni ancora tutti da chiarire, anche se per i pm della Procura si tratta di un omicidio volontario, avvenuto al termine di una violenta lite con un uomo di 59 anni ora iscritto nel registro degli indagati.
Un giallo su cui è al lavoro da giorni la polizia, che sta cercando di ricostruire - mettendo in fila tutti i tasselli del puzzle - le ultime ore di vita della vittima. In un primo momento, la morte dell'uomo era stata valutata come legata a un gesto volontario, ma l'attività di indagine ha ben presto fatto emergere uno scenario del tutto diverso. È bastato scavare nella vita di Gneo per imboccare una pista investigativa che al momento appare concreta. L'uomo, infatti, aveva contratto un debito con il 59 anni: circa 60 mila euro che Gneo si era impegnato a restituire. In base a quanto accertato dagli inquirenti, tra i due - che compaiono sorridenti anche in alcune foto pubblicate sui profili social- si era arrivati a un accordo. Una sorta di piano di rientro, in base al quale Gneo avrebbe dovuto rispettare una serie di scadenze nei mesi, assicurando al creditore il pagamento di quanto dovuto.
Nei primi mesi — parliamo di oltre un anno fa — le rate sono state rispettate. Poi, però, alla fine del 2024 qualcosa cambia e la vittima non ha più garantito il dovuto. Sono trascorsi alcuni mesi, durante i quali forse era stata instaurata una nuova trattativa, che però non avrebbe portato a risultati concreti. Il creditore reclamava quei soldi, chiedeva con sempre più insistenza la restituzione di tutto il dovuto. Pressioni culminate nel tardo pomeriggio del 2 luglio, quando il 59enne — già conosciuto alle forze dell'ordine per reati di spaccio e detenzione di armi — ha raggiunto l'abitazione di Gneo. Qui il racconto si fa meno chiaro.
Per chi indaga, i due sarebbero arrivati alle mani: uno scontro fisico al termine del quale il 48enne sarebbe caduto dalla finestra. In base a quanto riferito dal "creditore" — ma il suo racconto è ora attentamente vagliato dagli investigatori — nel corso della lite Gneo avrebbe aperto la finestra dell'appartamento, gettandosi poi nel vuoto. Una versione che però sembra non convincere chi sta cercando di arrivare alla verità su quanto avvenuto.
Per cercare elementi di chiarezza è stata disposta l'acquisizione di eventuali telecamere presenti nella zona per l'analisi dei video, con la speranza che abbiano immortalato gli istanti precedenti il tragico volo del 48enne. La polizia ha effettuato anche una perquisizione nell'abitazione dell'indagato: dall'appartamento sono stati portati via un pc, alcune carte di credito e materiale ritenuto utile alle indagini. Verrà inoltre analizzato il telefono cellulare della vittima, con l'obiettivo di individuare i messaggi intercorsi tra i due uomini prima della furibonda lite. Nei profili social, la vittima si definisce "creator digitale". Nel suo ultimo post su Facebook parla di calcio e della sua grande passione per la Roma. Gli investigatori stanno sentendo in queste ore anche amici e parenti, per raccogliere ogni dettaglio utile a chiarire come possa essere maturato il delitto di Grotte Celoni.