DOPO GIORNI DI AGONIA

Esplosione al distributore, morto Claudio Ercoli, uno dei feriti gravi

L'uomo aveva riportato ustioni su oltre il 50% del corpo e da giorni lottava tra la vita e la morte al Sant'Eugenio

Esplosione al distributore, morto Claudio Ercoli, uno dei feriti gravi
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È morto uno dei feriti più gravi dell’esplosione avvenuta il 4 luglio scorso al deposito di GPL di via dei Gordiani, al Prenestino, a Roma. La vittima è Claudio Ercoli, 54 anni ispettore di piazza per conto di Eni.  L'uomo aveva riportato ustioni su oltre il 50% del corpo e da giorni lottava tra la vita e la morte al Sant'Eugenio.

Ercoli era stato estratto dalla sua auto in fiamme da un carabiniere, che lo aveva portato d'urgenza al pronto soccorso a bordo di una volante. Il suo cuore però ha smesso di battere oggi, dopo giorni di agonia.

L'intervento e la nota della Asl

Ieri era stato sottoposto a un complesso intervento di innesto di cute omologa. "L'equipe medica e chirurgica ha messo in atto ogni possibile trattamento intensivo e specialistico, ma le condizioni cliniche del paziente sono progressivamente peggiorate, fino al decesso, causato dalla gravità delle lesioni riportate", spiega in una nota la Asl 2 esprimendo cordoglio per la morte dell'uomo.

Ora la Procura di Roma valuta la possibilità di contestare l’omicidio colposo, nell’ambito dell’indagine già aperta sull’incidente.

Nel frattempo, restano gravi le condizioni di due agenti coinvolti nella tragedia. Si tratta del viceispettore Marco Neri e dell’agente Francesco D’Onofrio, entrambi ricoverati al Policlinico Umberto I con ustioni estese. I due saranno sottoposti oggi a delicati interventi chirurgici per la ricostruzione dei tessuti danneggiati.