Caldo e lavoro, i controlli dell'Ispettorato
Tutti i rider sono stati trovati a rischio, accertamenti in corso
Ondate di calore e lavoro, i controlli dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro e del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro, con particolare attenzione ai “rider” nel settore del food delivery.
Riscontrate irregolarità anche nella capitale, dove nei giorni scorsi si sono registrate temperature i 34 e i 38 gradi. Tutti i lavoratori sono stati trovati in una situazione di potenziale esposizione, motivo per il quale sono in corso accertamenti per verificare le misure di prevenzione e protezione adottate dai datori di lavoro per mitigare tale rischio, conformemente a quanto previsto dalle ordinanze regionali o comunali.
Inoltre, in relazione alla vicenda riguardante il “contributo” proposto da alcune aziende di delivery ai rider - determinato in percentuale per la prestazione resa in base alle temperature registrate nelle città: un bonus del 2% per temperature tra i 32 e i 36 gradi, del 4% tra i 36 e i 40 gradi, e dell’8% per temperature superiori ai 40 gradi – bonus poi sospeso dalle stesse società, è stato accertato che ben 62 dei fattorini, sottoposti a controllo, sui propri device, avevano l’email con la quale si comunica l’iniziativa aziendale di concedere gli incentivi ma non quella della sospensione degli stessi.
Sono stati, infine, accertati due casi di cessioni di “account”. Tale circostanza è indicativa di una ipotesi di caporalato digitale, per la quale sono necessari ulteriori approfondimenti, trattandosi di una forma di sfruttamento lavorativo che si verifica nel settore del food delivery e che consiste nella cessione degli account delle piattaforme di consegna: un “caporale” registra un account (spesso con documenti falsi) e lo cede a un altro lavoratore, trattenendo una parte significativa del guadagno.