a piazzale clodio

Esplosione in via dei Gordiani, vertice in Procura

Il fascicolo, al momento a carico di ignoti, ipotizza i reati di disastro colposo e lesioni, con la possibilità che vengano contestati anche reati ambientali

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Esplosione a Roma, maxi perizia e telecamere al setaccio
Si valutano i danni ambientali, arrivano i primi indagati
(ANSA) - ROMA, 07 LUG -

Una maxi-consulenza per accertare in primo luogo se nell''impianto Gpl siano state rispettate tutte le procedure di sicurezza. E' quanto stanno valutando di affidare i pm della Procura di Roma che indagano sull'esplosione avvenuta il 4 luglio in via dei Gordiani e che ha causato il ferimento di oltre quaranta persone di cui alcune in modo grave. Tra chi ha riportato le lesioni più gravi il 55enne alla guida dell'autocisterna di gas che doveva effettuare il travaso.

I magistrati di piazzale Clodio hanno effettuato un primo vertice con i vigili del fuoco e con le forze dell'ordine intervenute. Si sono analizzate le informative trasmesse e gettato le base per i futuri step di una indagine, ancora contro ignoti, e in cui si procede per disastro colposo e lesioni. Al momento non si esclude che le fattispecie contestate possano aumentare e comprendere anche reati ambientali. I dati aggiornati domenica dall'Arpa Lazio hanno, fortunatamente, ridimensionato il rischio legato alla diossina. Il campione rilevato dal 5 luglio al 6 luglio, si è fermato a di 0,1 picogrammi per ogni metro cubo, contro il valore di 1 rilevato invece tra venerdì e sabato. Resta la raccomandazione di continuare a lavare accuratamente frutta e verdura prima di consumarli.

Il procedimento avviato a piazzale dai pm capitolini muove, quindi, i primi passi. Chi indaga, grazie anche all'analisi delle telecamere presenti nella zona, vuole cercare di ricostruire quanto avvenuto nei momenti precedenti alla deflagrazione. Non si esclude l'errore umano ma la consulenza punterebbe a cristallizzare eventuali responsabilità anche sul mancato rispetto della normativa in tema di sicurezza. Alla luce dell'attività istruttoria si procederà con le prime iscrizioni nel registro degli indagati.

Nei prossimi giorni verranno ascoltati i testimoni, a cominciare da chi era al distributore in quei momenti: su questo aspetto, per ricostruire quanto avvenuto saranno fondamentali i filmati di videosorveglianza che potrebbero avere immortalato le fasi precedenti allo scoppio. La fuga di gas, stando alle prime testimonianze sul posto, sarebbe avvenuta dopo un incidente che potrebbe essere stato provocato da un'autocisterna nella fase di rifornimento. Qualcuno, nei primi momenti, aveva ipotizzato l'urto di una conduttura da parte del mezzo e, poco dopo, i vigili del fuoco hanno parlato "un'esplosione conseguente a un 'blif da gpl', ovvero un malfunzionamento dell'impianto del gas.