Esplosione, i dati dell'Arpa sulla qualità dell'aria. Confermata la presenza di diossina
Le analisi confermano la presenza di sostanze tossiche oltre la soglia di sicurezza

A seguito dell’incendio divampato ieri in via dei Gordiani, al Prenestino, poco dopo l’esplosione al distributore di benzina che ha causato 45 feriti, l’Arpa Lazio ha diffuso i primi dati relativi al monitoraggio della qualità dell’aria. I risultati confermano le ipotesi degli esperti: il rogo di materie plastiche ha generato un’emissione significativa di sostanze tossiche, tra cui le diossine.
Il personale dell’Agenzia ha installato un campionatore a breve distanza dall’area interessata dall’incendio per rilevare la presenza di inquinanti pericolosi come idrocarburi policiclici aromatici, PCB e diossine.
Concentrazione di diossine
Dalle analisi effettuate emerge una concentrazione di diossine-TEQ pari a 1 pg/m³. Pur non essendoci un limite normativo specifico per le diossine in aria, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) indica come valore di riferimento per le concentrazioni urbane una media di circa 0,1 pg/m³, con variazioni significative a seconda delle zone.
Secondo l’Arpa Lazio, concentrazioni superiori a 0,3 pg/m³, come quelle rilevate a via dei Gordiani, rappresentano la chiara indicazione della presenza di una fonte localizzata di emissione, ovvero che l’incendio ha effettivamente prodotto diossina nell’ambiente circostante.
I dati, prontamente condivisi con l’autorità sanitaria, saranno fondamentali per valutare le conseguenze sulla salute pubblica e per pianificare eventuali interventi di bonifica e tutela della popolazione.